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L’impresa di un passo

Vi confessiamo un segreto: il primo tema di Mongolfiere Tascabili doveva essere “iniziare”. In qualche modo l’idea sembrava perfetta: quale migliore occasione per affrontare il “come si inizia” se non il momento esatto in cui muovevamo i nostri primi passi dentro qualcosa di nuovo?

Non è andata così.

Siamo state dentro a quello che accadeva e mentre discutevamo di temi e autori abbiamo iniziato a sentire che qualcosa di importante meritava la nostra attenzione. Era “quello che non vediamo”, che lasciamo da parte, fuori dal nostro campo percettivo, tutto ciò che possiamo trovare nella nostra immaginazione o nel guardare di un altro.

Dovevamo iniziare da lì.

In questo “primo passo”, fatto con Altri, abbiamo imparato che nessuna pagina è davvero bianca fino in fondo e che facciamo continui esercizi di punteggiatura: mettiamo punti e iniziamo nuove frasi. Le cose nascono da altre cose, trasformate nell’esperienza, a volte così radicalmente da viverle come “prime volte”.

Se ogni storia che raccontiamo ha un proprio inizio, anche ogni inizio ha la propria storia: scelte personali che aprono la strada ad altre possibili scelte, eventi che accadono e a cui dobbiamo far fronte, passaggi iniziatici intrisi della cultura che attraversiamo e ricostruiamo.

Ci piace pensare al “primo passo” come una delicata bolla di domande ed emozioni, qualcosa di cui avere cura e di cui tutti siamo responsabili, accompagnandoci a vicenda nell’impresa di staccare il piede da terra, restare per un attimo sospesi e poi toccare nuovamente il suolo.

Un’azione che racchiude in sé tutto: #vitamortemiracoli. Perché un “primo passo” può restare solo nella testa e non compiersi mai, può essere fatto e dare il via a un processo senza intoppi o a un percorso a ostacoli, può restare orfano del secondo passo e di tutti quelli che dovrebbero seguirlo. 

Viene spontaneo allora chiedersi: quello che importa è solo come va a finire? 

A volte il risultato sta proprio lì, nel compiere davvero quel primo passo che racchiude in sé timori, aspettative, desideri, paure, coraggio.

E allora… Iniziamo?

“Mongolfiere Tascabili” nasce da un presupposto semplice: pensare alla salute innanzitutto come curiosità per le alternative, come fame di dialogo, sociale e culturale.