NELLA CASBAH DI UDINE
Capitolo 3: Guardami negli occhi
La prossima volta che cammini per la Casbah in Udine, perché vai a prendere il treno, a comprare cibi etnici o chissà perché, rallenta il passo, fermati, cercami, guardami negli occhi. Non ci sei più abituato lo so, ti mette a disagio, ma non aver paura, stai lì, continua a guardare.
Chi sono? Non mi riconosci?
Sono te.
Quando eri bambino ed eri pieno di speranze e paure; quando l’amico del cuore ti ha salvato la vita; quando ti sentivi la più felice del mondo; quando hai perso tutto e hai dovuto ricominciare; quando la paura di non farcela ti mordeva la carne; quando hai trovato l’amore; quando l’hai perso; quando ti sentivi così stanco da morire; quando ti sei chiesto se saresti riuscito a crescere i tuoi figli; quando sarai vecchia e ti chiederai se ne è valsa la pena.
E questa sera, quando torni a casa, fermati davanti allo specchio. Mettici un po’ di tempo, guardati negli occhi. Ci vedi? Siamo tutti lì, siamo te.
C’è sempre speranza.
Gli autori di questo contributo sono Massimo Schneider e Matteo Baldan del progetto Udinecasbah.