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Una sensazione di cose buone

di Mauro Perissini
Presidente consorzio Il Mosaico

Spero mi sia permesso – e al limite perdonato – se uso un tono e un linguaggio molto personale in questo mio saluto. Uso questo approccio perché vorrei poter condividere il fatto che una delle cose che si affinano con gli anni è quella di imparare, via via, a valutare le situazioni e le persone in maniera migliore, più approfondita, rispetto a quello che si fa quando si è magari più giovani e impulsivi. Sicuramente dipende dal fatto che, avendo conosciuto e conoscendo tante situazioni, tante persone e realtà, aumentano gli elementi con cui valutare facendo quindi prevalere, forse, l’esperienza all’istinto puro.

Questa piccola premessa serva a spiegare, spero, l’affermazione che se non erano chiarissimi, per me, quali fossero gli obiettivi concreti e quindi quale fosse l’operatività concreta di “Mongolfiere tascabili”, altrettanto chiara – dal primo momento di cui me ne hanno parlato – è stata la sensazione che fosse una bella cosa, una cosa da fare, che fosse un bel progetto, sostenuto da motivazioni molto forti e profonde e partecipato – da subito – da persone fortemente desiderose di impegnarsi e mettersi in gioco rispetto agli obiettivi.

Non ho timore, quindi, a dire che inizialmente non sapevo proprio bene, nel dettaglio, dove volevano “andare a parare” e quali possano essere gli strumenti e le modalità con cui questa piattaforma, questo luogo – in parte virtuale e in parte reale – riuscirà a creare relazioni e dialogo, ma sicuramente le relazioni e il dialogo sono il fondamento di ogni rete che punti a essere inclusiva e non elitaria, se non addirittura pregiudizialmente escludente altre persone. E di una cosa sono invece sicuro: abbiamo un grande bisogno di realtà che sappiano includere, tutti e ciascuno.

Credo che la volontà, espressa da chi ha messo in piedi questo progetto, di creare relazioni e reti, di allargare conoscenze e dialogo, di mettere a disposizione luoghi – anche fisici e non solo virtuali, come purtroppo un  po’ eccessivamente di moda in quest’ultimo periodo – sia una scelta vincente, una scelta che “mi sa di buono” fin dall’inizio.

Con questo spirito, auguro di tutto cuore che questa progettualità trovi attuazione, sicuramente per il giusto riconoscimento all’impegno delle persone che vi si dedicano e vi si dedicheranno, ma soprattutto perché “mi sa di una cosa buona” per tutti.

Buon volo mongolfiere!