Parole che non esistono ma che forse ci servirebbero
Il legame tra due genitori separati quando continuano a crescere insieme i loro figli
Il piacere che si prova grattando il punto esatto in cui si prova prurito
L’aggettivo per indicare qualcosa che è nello stesso tempo fisico e mentale
Un problema utile a cambiare qualcosa che non ci piace
La riconoscenza verso qualcuno quando il grazie non basta
Il senso di appartenenza ad una cultura che non è la nostra
I giudizi scolastici che raccontano i gusti degli studenti
Il rapporto di aiuto reciproco tra un essere umano e un animale
La sensazione provata riannusando per caso un profumo che ci lega a qualcosa o a qualcuno
Il bullo che viene considerato uno sfigato
Le abilità specifiche delle persone disabili
Il fenomeno per il quale spesso non si ricorda il nome di una persona che abbiamo appena conosciuto
Un compito in classe fatto di domande le cui risposte non esistono a priori
Sentire il bisogno di qualcuno che vede le cose in modo diverso
Il vuoto lasciato da una persona cara che non c’è più
La pienezza lasciata da una persona cara che non c’è più
. . . e molte altre
Con l’aiuto di Anna Sabatti.
Liberamente tratto dall’ intervento “Linguaggio e creatività” di Remo Job – 1° Festival della Psicologia in Friuli Venezia Giulia – Trieste, 9 novembre 2019