Anna Sabatti
Dopo la laurea in Psicologia, mi divido fra cooperazione sociale e impianti di aspirazione. Se dovessi reinventarmi, aprirei una fioreria-libreria o farei la correttrice di bozze. Credo nelle persone, nel bene che possono fare. Mi piace l’azzurro, il mare d’inverno, i tulipani e il gelato anche se fa freddo. Sogno la Norvegia ma ho lasciato un pezzo di me in Burundi. I miei compagni di scuola dicevano di me AnnaS, altrimenti si giravano anche AnnaB e AnnaDZ. Il libro che ho sul comodino è “E’ tutto calcolato!” di Lorenzo Baglioni. Ma sotto c’è “Le mani della madre” di Massimo Recalcati. E sotto ancora “Ti prendo e ti porto via” di Niccolò Ammaniti. Domani vorrei un bassotto, un lungo viaggio, di più.